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"resourceCaption": "-Posta su un rilievo decorato di caratteristici calanchi, dal quale ha una spettacolare vista del Mare Adriatico, è forse la più antica città d’Abruzzo. Per alcuni era già abitata nel VIII sec. a.C. da una popolazione illirico-sicula stabilitasi in grotte tuttora accessibili; per altri fu fondata da una colonia di Illiri proveniente dalla Dalmazia.\n-Neanche sull’origine del nome vi sono studi unanimi: secondo alcuni dette il nome al mare Adriatico, trovandosi sulla sua costa uno dei primi porti emporio del mercato greco già dal VI sec. a.C.. Per altri fu il popolo illirico-siculo a darle il nome, col suo culto del Dio Hadranus, il sacro cane ritrovato sulle più antiche monete rinvenute.\n-Sicuramente abitata da colonie preromane, si unì presto a Roma: già nell’89 a.C. era Municipium e nel 27 a.C. una sua Colonia. E’ opinione comune che l’imperatore Adriano sia nato ad Atri e i resti di monumenti romani sono ancora numerosi: una piscina quadrangolare rinvenuta nella cripta della Cattedrale, resti di terme e lastricati stradali, di una cisterna, di antichi forni e di un teatro romano. Si pensa che Annibale si sia accampato ad Atri durante la seconda guerra punica. \n-Nel basso Medioevo, sotto i Longobardi, subì un periodo di decadenza ed abbandono. Verso la fine del 1300, fu venduta al duca Antonio Acquaviva, la cui famiglia, imparentata con gli Aragonesi, ebbe 19 duchi, che nel corso dei secoli hanno arricchito culturalmente ed esteticamente la città. \n-Dopo l’estinzione della famiglia Acquaviva (fine 700), Atri torna sotto il dominio diretto del regno di Napoli; a fine 800 vengono edificati il Teatro comunale e il palazzo della Città.",
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